Putin inaugura la rotta artica e ringrazia l’effetto serra



Il premier russo Vladimir Putin ha lanciato oggi la rotta artica come la rotta commerciale del futuro, una via che ”porterà enormi vantaggi”, sostenendo che nel 2012 il volume dei trasporti potrebbe raggiungere già le 700 mila tonnellate, dopo i viaggi sperimentali delle prime petroliere.
Parlando nella città settentrionale di Arkhanghelsk al secondo Forum ”Artico- territorio di dialogo”, il capo del governo ha auspicato che il parlamento approvi entro le fine dell’anno la legge che regolamenta tutte le questioni della navigazione lungo questa rotta, che può ridurre fino al 25% la distanza tra Asia orientale ed Europa occidentale rispetto alla tradizionale via attraverso il Canale di Suez.
Una svolta resa possibile dal progressivo scioglimento dei ghiacciai a causa dei cambiamenti climatici, fenomeno che consentirà anche di sfruttare le enormi riserve di idrocarburi. Due buoni motivi che spiegano perché l’Artico sia una priorità strategica per la Russia.
Ma Putin non si è dimostrato insensibile alla questione ambientale, riconoscendo che l’Artico è ”l’ecosistema più fragile del nostro pianeta” e proponendo di dedicare alle questioni ecologiche il prossimo Forum, organizzato sempre dalla Società geografica russa e dalla fondazione del Principe Alberto di Monaco, presente ai lavori.
Il principe Alberto si è detto d’accordo con il premier russo sulla necessità di elaborare un codice di regole per questa zona del globo, dove sta organizzando peraltro una spedizione che dovrebbe svolgersi nel 2012 e 2013, raggiungendo l’arcipelago di Franz Joseph.