Latte Vs Latte: Animale Contro Vegetale



In Occidente fino a 30 anni fa pensare di consumare quotidianamente latte vegetale equivaleva al racconto di un rapimento alieno...
Latte Vegetale?!!?!
Soltanto il pensiero di distruggere il mito, inculcato dalla società, della mucca felice di farsi mungere dal pastore, rendeva al quanto isterici tutti i consumatori.

Basti pensare che per difendere il business del Latte di mucca, la commissione europea si riunì nel lontano 2 luglio del 1987 per imporre, tramite il regolamentoCEE n. 1898, un "copyright" su questo nome, in modo che non potesse essere confuso o sostituito con altri tipi di latte di origine vegetale. Insomma forse in previsione di una futura perdita economica, per precauzione registrarono persino il nome "LATTE®"!!! - Robe da non credere...

Sicuramente grazie ad una maggior apertura culturale verso i popoli orientali, abbiamo imparato una preziosa lezione: "PER OGNI PRODOTTO IMPOSTO DAL COMMERCIO, ESISTE UNA VALIDA ALTERNATIVA".
Proprio dal lontano oriente sono state apprese non solo nuove ricette vegetali ma anche i loro preziosi benefici...

In questo articolo ci districheremo in un labirinto di falsi miti, leggende, convinzioni e mezze verità, cercando di fare chiarezza sulla differenza tra il comune Latte proveniente dagli allevamenti di animali ed il Latte Vegetale.
Per non rendere troppo pesante la lettura andremo a sviscerare i punti essenziali che creano le differenze, confrontando man mano le due tipologie.

Il Viaggio di un Pomodoro Spagnolo dalla Serra al Supermercato


SIETE AVVISATI
dopo questo racconto cambierete molte idee in merito alle produzioni agricole. Emile Loreaux fotografa parigina ha avuto l’incredibile idea di seguire il percorso che fa un pomodoro nato in una serra spagnola e venduto poi in un supermercato, il lavoro lo ha intitolato je suis une tomate. Parliamo dei pomodori consumati in inverno li avete certamente visti anche voi e sono prodotti fuori stagione. Considerate che il 40% delle famiglie francesi consuma pomodoro fresco in inverno.Dunque Emilie Loreaux non senza difficoltà e minacce è entrata nelle serre di pomodori dell’Almeria constatando di persona la povertà e le condizioni drammatiche di lavoro a cui sono sottoposti gli operai spesso immgrati dal nord Africa e verificando l’incredibile viaggio dei pomodori che giungono sui mercati francesi, tedeschi, inglesi, finlandesi, russi e ungheresi. E spiega:Noi possiamo davvero decidere al momento dell’acquisto cosa prendere e cosa no. Noi scegliamo cosa consumare.Questo potere però molti consumatori o lo hanno dimenticato o non sanno di averlo distratti come sono dal prezzo che è l’univa vera discriminante che indirizza l’acquisto: fateci caso, al supermercato decide il prezzo (e dunque le strategie di marketing) cosa acquistiamo e cosa invece lasciamo sugli scaffali. Siamo tutti dirottati verso lo sconto, l’offerta, il 3X2 e la carta fedeltà.Torniamo al pomodoro fatto crescere fuori stagione, in ambienti ricoperti di plastica, queste sono le serre. Racconta Emile Loreaux:

L'Ape Maia Grida Vendetta


 Un’inchiesta che non ti aspetti, anni di silenzio durante i quali il PM Raffaele Guariniello della Procura di Torino ha studiato il fenomeno della moria di API ed ha appena concluso l’indagine incriminando la Bayer e la Syngenta rispettivamente produttori e distributori di potenti pesticidi a base di clothianidina.I principi attivi di questi pesticidi mandano in tilt il sistema nervoso dei preziosi insetti. Le api non riescono così a fare ritorno agli alveari e vanno incontro a morte certa.L’accusa è danni al patrimonio zootecnico nazionale.Negli anni duemila metà delle api sono scomparse e già in altri paesi la Bayer potentissima multinazionale tedesca, leader in più settori (salute, agricoltura, polimeri, chimica) con vendite stimate oltre i 30 miliardi di dollari è stata chiamata in causa.”Secondo il Centro di ricerca sulle piante coltivate, 29 su 30 api esaminate erano morte dopo essere entrate in contatto con la sostanza incriminata, che insieme all’imidaclopride viene usata nella coltivazione della rapa, della barbabietola da zucchero e del mais(aggiungo i vigneti e agrumeti). I due insetticidi vengono esportati in 120 paesi, con il risultato che la Svizzera si è ritrovata con il 25% di api in meno, e l’Italia, la Germania e la Francia con metà delle api morte; in Francia, dove l’imidaclopride è vietata dal 1999 e l’approvazione della clothianidina è stata appena respinta, in dieci anni sono morte 90 miliardi di api, con un calo della produzione di miele attorno al 60%). Il fenomeno si è registrato anche negli Stati Uniti con proporzioni ancora più catastrofiche: 60-70% di api morte.”E proprio negli Stati Uniti si palesa la capacità corruttiva del gruppo grazie ad una nota interna[4] dell’EPA, resa pubblica da WikiLeaks, la quale conferma che l’Agenzia Ambientale statunitense EPA, ha ignorato gli avvertimenti dei suoi stessi scienziati, in aperta collusione con la Bayer, per autorizzare illegalmente la clothianidina, l’insetticida che ha consentito così al colosso della chimica di realizzare un business di 183 milioni di € (circa 262 milioni di $) nel solo 2009.

Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il Pianeta




Quante volte ti sarà capitato di vedere persone camminare per strada riscaldate da quel bellissimo giaccone che avevi notato nelle vetrine di quel negozio?

Ti sei mai chiesto se quel giaccone ha ucciso qualche Animale?

Purtroppo in quanto abbigliamento siamo ancora abituati a fidarci ciecamente del prodotto finale senza porci il minimo dubbio su quale sia la Vera storia di quell'indumento.

Del materiale con cui vengono prodotte le pellicce non c'è più molto da dire, ci si può solamente appellare al buon senso del consumatore spiegandogli che è coperto da decine di cadaveri di animali e che poi... le pellicce le indossavano i preistorici.  sarebbe quasi ora di cambiare moda; Fred Flinstone è morto da un pezzo!
In commercio esistono centinaia di capi che "mascherano" pelli e peli animali in simpatici inserti e vaporosi peluches.
Ora cercheremo di far chiarezza sugli indumenti da evitare e perchè..