Rosso Cocciniglia - Parassiti Tritati ad Uso Alimentare




Le coccinelle da sempre sono simbolo di buone notizie e fortuna. Non è lo stesso per i loro cugini che pur facendo parte della stessa famiglia, più esattamente i "Coccus Cacti", da migliaia di anni a questa parte hanno assunto il ruolo di "ingrediente" per la nostra alimentazione e non solo...
Ma facciamo un passo indietro.
La cocciniglia è un colorante ottenuto dalla lavorazione di un insetto della famiglia degli afidi, ad occhio lo definiremmo uno scarafaggio, un parassita che predilige le zone calde ed è prolifico specialmente sui cactus.
Era già nota agli Aztechi come colorante alimentare e fu importata in Europa dagli Spagnoli.
America latina, Canarie e Spagna sono tra i primi produttori ed allevatori di cocciniglia al mondo, questo insettino è utilizzato veramente per tutto!
Da sempre utilizzato come colorante naturale per le vesti dei cardinali, le giubbe rosse dell'esercito britannico, in fard, rossetti, obretti, negli inchiostri e nelle vernici specifiche per il restauro.
Non è certo una novità che l'Uomo sfrutti quotidianamente altri esseri viventi , ma quello che è veramente eclatante è che questi adorabili e "succulenti" (si fa per dire) scarafaggini, almeno una volta, ognuno di noi li ha assaggiati!!
Come?!?!
Spesso mascherato dal codice E-120 oppure dal nome "Colorante Naturale Cocciniglia", viene inserito spesso e volentieri in gran parte degli alimenti oggi in commercio per dare una colorazione o una sfumatura di rosso.

Hai mai bevuto un buon Caipiroska alla Fragola, un Campari, una bibita energizzante o dissetante color rossastro, hai mangiato un Fruttolo alla Fragola, uno yogurt, ...?
Magari hai assaggiato una salsiccia "rosata" nostrana, un salame, un'hamburger, un pasticcino, una caramella, un gelato preconfezionato ....
Bene, allora molto probabilmente avrai gustato il sapore della cocciniglia!

L'industria alimentare fa largo uso di questo additivo grazie al suo costo relativamente irrisorio, solo in pochi casi viene sostituito da una composizione sintetica ottenuta in laboratorio.

Ma come si ottiene il colore rosso dagli insetti?

L'estrazione del colore rosso (detto anche Carminio) è alquanto inquietante.
Occorre precisare che se Madre Natura ha donato a questa famiglia di afidi questa particolare tonalità di colore, non è certo per caso! Gli insetti secernono un liquido molto denso ed intensamente colorato per proteggersi dai predatori e raggiunge la massima concentrazioni nelle madri poco prima di depositare le uova; a questo punto vengono raccolti con apposite lamine metalliche ed essiccati in forno o al sole.
Una volta pronti, i corpi vengono schiacciati, macinati, tritati e resi polvere così da poter estrarre completamente tutto il colore, il quale nell'ultimo procedimento verrà dissolto in acqua calda o solventi per ricavarne l'acido carminico.

Per produrre un chilogrammo di colorante vengono "spremuti" 100.000 insetti!!
Cento mila insetti per chilogrammo che poi andremo a mangiare in piccole dosi nei nostri alimenti, inorridendo alle notizie che nei paesi asiatici si nutrono di pane e scarafaggi...
Arrivati a questo punto non si tratta di essere animalisti o no, si tratta di essere coscienti che in alcuni prodotti, tra l'altro grandi multinazionali di cui abbiamo fiducia, utilizzano come "ingrediente segreto" parassiti tritati, dipingendoli come COLORANTE NATURALE. 


La cocciniglia può provocare danni alla salute?

I risultati degli studi sugli additivi utilizzati in campo alimentare non sono del tutto positivi, lo dimostra il fatto che la Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute, nella nota n.10225 del 27/03/2012 (Nuove Disposizioni Comunitarie - Cocciniglia - Leggi il Link) comunica che la Comunità Europea, in seguito ad una verifica effettuata sui coloranti, riduce la soglia della dose giornaliera accettabile dal precedente 4 mg/Kg all'attuale 0,7 mg per chilogrammo di peso corporeo.
I rischi non sono gravi, risultano infatti casi di allergia nei soggetti predisposti.



Possiamo affermare con certezza che  non vi è alcun motivo logico di inserire questi coloranti  negli alimenti se non per fini puramente commerciali; e siccome gli unici benficiari della loro presenza sono SOLAMENTE le multinazionali, noi non siamo favorevoli e prediligiamo i cibi Totalmente Naturali, Sani e Biologici.
Il discorso non cambia per quanto riguarda il colorante ad uso industriale; in 2000 anni di evoluzione siamo persino riusciti a passeggiare sulla Luna, riusciremo anche a sostituire la Cocciniglia con coloranti di origine Naturale senza inquinare ed uccidere nessuna creatura...


La Cocciniglia è presente in moltissimi prodotti che si presentano con un colore rossastro, la sua presenza negli alimenti è facilmente verificabile leggendo l'INCI, cioè l'elenco degli ingredienti; se vediamo che è presente nella composizione, lo posiamo e ne acquistiamo un'altro senza insetti... Basta Saperlo!




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