Si Tav e No Tav: Intervista Doppia



Tav o Non Tav
Questo è il Dilemma


Negli ultimi decenni,  la Val di Susa  ha attirato l'attenzione non solo di moltissimi italiani ma anche di tutta Europa. 
Per una volta non parliamo di un delitto irrisolto, una scomparsa misteriosa o un giallo alla Derrick.
Il movimento No Tav, nato da un gruppo di abitanti della valle alpina, poi con gli anni allargato e scisso in diversi comitati ed associazioni, si oppone da tempo alla realizzazione di una delle più imponenti opere degli ultimi decenni: il traforo che permetterà di collegare la città di Torino con quella di Lione attraverso il potenziamento dell'attuale linea ferroviaria dedicata all'alta velocità.
Come sovente accade attorno a questi tipi di progetti i favorevoli ed i contrari si danno battaglia non solo a parole ma anche attraverso l'utilizzo della violenza; giunti a questi livelli è poi difficile capire chi abbia realmente ragione e chi torto, quindi ci si lascia influenzare dall'opinione dell'unico canale che narra questi avvenimenti cioè i Mass Media. 
L'opinione pubblica rischia così di perdere di vista il vero motivo delle proteste, formulando il proprio giudizio soltanto sulla base degli scontri e delle azioni dei violenti;  in questo modo si favoriscono coloro che in quel momento vogliono coprire le verità più scomode...

Questo articolo vuole raccogliere in un'intervista doppia tutte le ragioni dei coordinamenti Si Tav e dei No Tav, in modo che sia poi il lettore (e soltanto lui) a trarne le proprie conclusioni.

Che cos'è la TAV?

Nucleare: a Fukushima aumentata di 100 volte radioattivita' acqua


(AGI) - Madrid, 11 giu. - L'incidente di Fukushima ha innalzato i livelli di stronzio radioattivo al largo della costa Est del Giappone di oltre cento volte. Sono questi i risultati di uno studio condotto dalla Universitat Autonoma de Barcelona sulla diffusione dello stronzio radioattivo nelle acque costiere occidentali e orientali del Giappone durante i tre mesi seguenti l'incidente nucleare di Fukushima, nel marzo 2011.
I campioni analizzati hanno mostrato l'impatto del rilascio diretto di materiale radioattivo nel Pacifico: in particolare, la quantita' di stronzio-90 scaricato in mare durante quei tre mesi e' stata fra i 90 e i 900 Tbq (terabecquerel), che ha innalzato i livelli di oltre cento volte. Le maggiori concentrazioni sono state trovate nella parte Nord della corrente Kuroshio, che agisce come barriera contro la diffusione del materiale radioattivo alle latitudini piu' basse. I campioni sono stati prelevati dalla superficie dell'acqua e da oltre 200 metri di profondita', in un'area compresa fra 30 e 600 chilometri al largo delle coste giapponesi, alla ricerca dei raioisotopi stronzio-90 e stronzio-89. (AGI) .


Fonte: Terra Real Time

La Ferrero e l'Olio di Palma




Vi proponiamo questa interessante relazione di GreenPeace, collegandoci ad un nostro recente post intitolato "E se la Nutella fosse senza Latte?" nel quale pubblicavamo una lettera di protesta, pervenuta in redazione, nei confronti del Gruppo Ferrero riguardo alla sua politica di esclusione categorica di prodotti a base di latte vegetale. La quale quasi snobbando tutti coloro che soffrono di intolleranze piuttosto che per scelta etica o alimentare decidono di non consumare prodotti di origine animale, si rifiuta a presentare sul mercato prodotti alternativi che soddisfino una fascia di clientela sempre più attenta ed esigente.   

Il Gruppo Ferrero è il quarto gruppo dolciario al mondo. Attualmente guidato da Pietro e Giovanni Ferrero continua a crescere con 36 società e 15 stabilimenti operativi nel mondo. Dal 2004 Ferrero è il membro ordinario della RSPO