Dossier Zucchero - Il Dolce Veleno



 C'è a chi piace bianco, a chi scuro, chi ne chiede appena un po', chi è ingordo e non direbbe mai basta!
Lo Zucchero...
Lo zucchero è oggi uno dei principali simboli dell'insidia silenziosa delle grandi multinazionali, ancor più dell'industria dell'alcol e del tabacco.
Pensando a questo dolcificante ci viene subito in mente una tazzina di caffè caldo accompagnata da una o due bustine, magari seduti comodi al bar in compagnia di un amico di vecchia data.
Nulla di male, vero?
Nulla di male, se non ci accorgessimo che la produzione di zucchero che poco più di 100 anni fa si aggirava attorno ai 10-20 milioni di tonnellate l'anno, nel 1978 era arrivata a 70 milioni di tonnellate, nel 1995 a oltre 120 milioni, nel 2007 si sono superati i 140 milioni! 
Facendo un rapido calcolo, eliminando le popolazioni meno sviluppate, si arriva a stabilire che c’è gente che consuma oltre 100 kg di zucchero bianco l’anno! 

100kg?!?!?! E quando li assumiamo 100 kg di zucchero in un anno?

Tramutando gli alimenti di uso comune in cucchiaini da the (che contengono generalmente quattro grammi di polvere bianca ognuno), ne abbiamo che...
Bevendo una semplice lattina di Coca-Cola abbiamo già mangiato ben 8 cucchiaini di zucchero, peggio ancora se ne beviamo una bottiglia da 1 litro (contente 108g di zucchero) perché in tal caso ne abbiamo ingeriti addirittura 27! Cinque cucchiaini in un barattolo di yogurt alla Fragola Danito (22g), sette in un succo di frutta Yoga (28.3g) ed in un bicchiere di Fanta (29g), quattro in un pacchetto di Ringo (15g), due in un Kinder Pinguì (9g) e sempre due cucchiaini in soltanto un cucchiaio di Nutella (8g), poi ancora nei gelati, nei biscotti, nelle caramelle, nelle merendine industriali, nei dolci, negli alcolici, nelle bevande gasate, nella frutta sciroppata, nello zucchero filato, nelle macedonie e marmellate pre-confezionate, ... (Fonte: Regione Emilia-Romagna.it - Così i bambini fanno il pieno di Zucchero)
La lista è tanto lunga quanto scioccante.
In questo articolo andremo a studiare meglio questo diavolo ricoperto di polvere bianca, non per generare un assurdo panico alimentare, ma per capire l'uso o meglio l'abuso di questa sostanza ed i suoi possibili effetti collaterali.
Premesso che eliminare completamente lo zucchero raffinato dalla nostra alimentazione (parlo per i paesi industrializzati) è fisicamente impossibile, perché come abbiamo visto, è veramente inserito ovunque; ma saperlo riconoscere e "gestirlo" in maniera intelligente ci aiuterà a mantenerci in salute più a lungo, trovando magari scelte meno dannose.


Lo Zucchero fa male?

No assolutamente, lo zucchero è fondamentale per generare energia nel nostro organismo; non bisogna confondersi però tra lo Zucchero buono e quello nocivo.
In Natura possiamo trovare la giusta quantità di "benzina" per alimentare correttamente la macchina del corpo, in tutta la frutta secca e di stagione, in gran parte dei vegetali e, grazie alla mano dell'uomo, sulla nostra tavola possono arrivare estratti dolcificanti come la stevia (possibilmente in foglie), il fruttosio (lo zucchero naturale estratto dalla frutta), il malto (estratto dai cereali) o il miele (attenzione che sia biologico perché spesso alle api vengono dati molti antibiotici o succhiano il nettare di fiori trattati con pesticidi sintetici, sostanze che poi ovviamente troviamo nel miele), la melassa o lo zucchero biologico integrale di canna.
Lo zucchero Bianco e quello di Canna Grezzo invece subiscono fino a nove lavorazioni chimiche prima di arrivare sugli scaffali dei supermercati.

Come viene prodotto lo Zucchero in commercio?

Le piante coltivate per l’estrazione dello zucchero sono essenzialmente la canna da zucchero e la barbabietola da zucchero. 
Per queste due piante i processi di estrazione sono differenti, mentre depurazione, concentrazione, raffinazione e cristallizzazione seguono lo stesso percorso. 
  • Estrazione: le canne da zucchero sono tagliate e spremute facendole passare attraverso dei rulli che ne estraggono tutto il succo. Si ottiene così uno sciroppo che è fatto sedimentare e poi concentrato facendo evaporare quasi tutta l’acqua. Ciò che ne risulta è lo zucchero di canna integrale, il migliore sotto l’aspetto nutrizionale. Per estrarre lo zucchero dalle barbabietole, invece, queste vengono fatte bollire a circa 80°C per tempi molto lunghi. Lo sciroppo così ottenuto viene quindi fatto concentrare sempre tramite evaporazione dell’acqua. 
  • Depurazione e concentrazione: lo zucchero integrale, che sia esso da canna o barbabietola, viene a questo punto depurato con latte di calce ad alte temperature e calce viva. La reazione alcalina e la cottura provocano la distruzione di vitamine, proteine, enzimi e la precipitazione dei sali di calcio. Per eliminare poi la calce in eccesso, il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Successivamente viene sbiancato attraverso trattamenti con acido carbonico e anidride solforosa in un processo di continue cotture, raffreddamenti, cristallizzazioni e centrifugazioni. Il prodotto così ottenuto è lo zucchero grezzo, brunastro e grossolanamente cristallizzato. 
  • Raffinazione e cristallizzazione: a questo punto lo zucchero viene trattato con carbone animale e acido solforoso per filtrarlo e decolorarlo ulteriormente. Come ultimo viene quindi colorato, per fissarne il colore bianco, con il colorante blu oltremare e/o con il blu indantrene (E130, un colorante estratto dal catrame e quindi estremamente tossico, il cui utilizzo non è ammesso nell’UE). Ecco ottenuto il classico zucchero bianco. 

In commercio esistono tre principali tipi di zucchero, che si differenziano ancora dai dolcificanti totalmente chimici:
  • Zucchero integrale di canna: è 100% succo di canna concentrato, ottenuto per evaporazione quasi totale dell’acqua. È quello più nutriente perché, non subendo trattamenti chimici, conserva gran parte delle vitamine, minerali (anche oligoelementi), sostanze proteiche…che ne permettono una corretta assimilazione da parte dell’organismo. L’aspetto è pastoso (requisito essenziale per lo zucchero integrale) e scuro, con una grana non omogenea e un sapore variabile, secondo le zone di coltivazione. 
  • Zucchero grezzo: nonostante la colorazione scura ed il nome accompagnato da "GREZZO" che può trarre in inganno, i trattamenti chimici subiti nella fase di depurazione hanno già allontanato gran parte dei nutrienti. Bisogna sapere che spesso, per accentuarne la colorazione brunastra, lo zucchero grezzo viene trattato con caramello ammoniacale (E150, sospettato come tossico). E attenzione: lo zucchero di canna che si trova spesso nei bar non è altro che zucchero bianco raffinato, colorato poi col caramello sintetico. Una vera e propria truffa…legale! 
  • Zucchero bianco raffinato: si tratta di saccarosio puro (una molecola di glucosio legata a una di fruttosio) quindi pura energia, calorie nude e vuote perché non accompagnate da tutte quelle sostanze (soprattutto vitamine e minerali che rimangono invece intatte nello zucchero integrale) che ne consentirebbero la giusta metabolizzazione. E siamo sicuri che, di tutte le sostanze chimiche utilizzate nei processi di raffinazione, non ne rimanga traccia nel prodotto finito? 

Quali sono i danni dello Zucchero?

Lo sostiene un gruppo di ricercatori dell’University of California di Los Angeles (Ucla) sulle pagine della rivista Nature. Lo zucchero, dicono, sta alimentando la pandemia di obesità in tutto il mondo e il suo consumo, triplicato negli ultimi cinquant'anni, favorisce la comparsa di patologie, come diabete, malattie cardiovascolari e tumori, responsabili di 35 milioni di morti l’anno nel mondo.
Come purtroppo capita, specialmente nei paesi occidentali, una volta contratta la malattia, si cerca di curarla con ogni mezzo senza mai accorgerci che togliendo la causa all'origine si eliminerebbe in automatico l'effetto distruttivo nell'organismo. (Ad esempio: quanti tumori ai polmoni ci sarebbero in meno se non esistessero le sigarette?)
Per la grande felicità delle perfide Multinazionali paghiamo per ammalarci e paghiamo di nuovo per curarci!
 Siamo Stupidi due volte!!!

Da anni studiosi, ricercatori e medici di tutto il mondo si battono contro il dilagare di questa pericolosa sostanza zuccherina, affermando a gran voce i suoi terribili effetti sull'organismo. 
Lo zucchero raffinato, infatti, non ha più vitamine, non ha sali minerali, enzimi e oligoelementi che gioverebbero alla nostra salute. Anzi è pronto per provocare a livello intestinale gas e tensioni addominalialterazione della flora batterica con tutti i relativi disturbi ed essendo ormai una caloria "vuota", per essere assimilata e digerita dal corpo, ruba vitamine e sali minerali (in particolare il calcio e il cromo) per ricostituire almeno in parte quell'armonia di elementi distrutta dalla raffinazione. Le conseguenze di tale processo digestivo sono la perdita di calcio, nei denti e nelle ossa, con l'indebolimento dello scheletro e della dentatura. Ciò favorisce la comparsa di malattie ossee (artrite, artrosi, osteoporosi, ecc.) e della carie dentaria.

Ma non è finita qui!

I casi di diabete dalla fine del 1800 ad oggi sono passati da 3 casi ogni 100.000 persone a 8.000 su 100.000 persone; inoltre sempre dalla fine dell'800 ad oggi, si è passati dal 3,4% di persone obese al 32%, al quale va poi aggiunto un altro 33% di persone in sovrappeso.
Altri danni si riconoscono a livello circolatorio, epatico, pancreatico e cutaneo. L'assunzione di zucchero raffinato crea quindi nel tempo: stress pancreatico, demineralizzazione ossea, fermentazione intestinale e gas, alterazione della flora batterica, alti e bassi glicemici con vere e proprie forme di dipendenza, problemi di salute e comportamentali (es. aggressività nei bambini, carie, obesità, depressione e molte altre patologie).
Inoltre è una sostanza che crea forte acidificazione del sangue, costringendo così il nostro organismo ad attingere alle proprie riserve di sali minerali per mantenere il PH ad un livello accettabile. Come conseguenza del suo consumo il nostro corpo, privato di preziose sostanze minerali, manifesta una serie di sintomi che vanno anche dalla caduta dei capelli all'accumulo di scorie sotto forma di cuscinetti adiposi, cellulite e ritenzione idrica, e tutte le forme di candidosi e le varie infezioni ginecologiche.

Il consumo abituale dello zucchero bianco distrugge in gran parte le vitamine del gruppo B. 
Lo afferma il Dott. Giuseppe Pensieri, specialista in Prevenzione e Rieducazione dell'Università di Roma e laureato in Scienze Motorie e Sportive (vai al link), quanto più zucchero viene introdotto, tanto maggiore è il fabbisogno di Vitamina B1, poiché esso l'asporta, causando:
Lesioni ai tessuti nervosi; dato l'alto fabbisogno di vitamina B1, essi perdono assai presto la loro capacità di funzionamento.
  • La vitamina B1 permette, in presenza di magnesio, l'essenziale decomposizione dell'acido lattico (prodotto di degradazione del glicogeno [glucosio immagazzinato]). In mancanza di vitamina B1 aumenta il contenuto di questi acidi nel sangue e nei tessuti e ne sono soprattutto coinvolte l'attività cerebrale e cardiaca.
  • La B1 regola il giusto scambio dell'insulina nel corpo. La sua mancanza è causa di diabete.
  • La carenza di B1 causa inoltre una modifica nell'economia fosforica (ricordo che il fosforo è un minerale molto importante ai fini di molti processi metabolici) e un'elaborazione insufficiente del glucosio, che si manifestano con malattie cardiache croniche.
  • La B1 regola lo scambio dell'albumina (proteina del plasma prodotta dal fegato che regola in un certo senso i liquidi cellulari e le varie pressioni all'interno della cellula) e dei nuclei cellulari. La sua presenza abbatte gli stadi preliminari dell'acido urico prevenendo malattie degenerative come gotta, artrite ecc.
  • La carenza di B1 causa anormalità nella pressione del sangue, e nella sudorazione.
  • La B1 è necessaria per la sintesi degli acidi grassi essenziali (i famosi Omega 3 - Omega 6), che hanno il potere di arrestare l'arteriosclerosi.
  • La carenza di B1 causa disturbi nella formazione dell'acido cloridrico (prodotto per la digestione) nello stomaco, l'affievolimento e la degenerazione della muscolatura intestinale ed anche la degenerazione dei vasi sanguigni capillari, con conseguenti dilatazioni ed emorragie.
  • La carenza di B1 fa sentire il bisogno di stimolanti come alcool, carne, caffè, tè, cioccolato, tabacco, poiché determina l'indebolimento degli effetti stimolanti dell'adrenalina.

Vanno ancora aggiunti come effetti nocivi all'uso abituale di zucchero bianco i più svariati quadri morbosi, fra cui: stanchezza, insonnia, debolezza nervosa, stati depressivi, mal di testa, disturbi nel ritmo del sonno, facile sudorazione, crampi e intorpidimento delle estremità, debolezza muscolare, inappetenza o bulimia (appetito insaziabile), stitichezza, atonia gastrica e intestinale, assenza di succhi gastrici, bruciori di stomaco, dismenorree (mestruazione dolorosa), metrorragie (perdita di sangue di origine uterina), aborti e parti prematuri, disturbi cardiaci e circolatori, anemia, disfunzioni ghiandolari, pruriti, infiammazioni della lingua, delle gengive e della laringe. ecc.
È stato ampiamente verificato che le popolazioni non raggiunte dalla cosiddetta “civiltà bianca" non sono soggette a carie o altre malattie dei denti. Con l'arrivo dei bianchi e dei loro prodotti alimentari raffinati (zucchero, dolciumi, alcool, pane, pasta…), gli aborigeni dell'Australia, i Maori della Nuova Zelanda, gli Indios del Perù e dell'Amazzonia, i Pellerossa del Nord America ecc. hanno anch'essi cominciato ad essere soggetti alle stesse malattie dei bianchi; l'incidenza della carie, che prima era una malattia a loro del tutto sconosciuta, è arrivata a colpire fino al 100% della popolazione così come le altre malattie dell'organismo dall'artrite reumatoide all'osteoporosi, alle malattie autoimmuni ecc ecc...

Il pericoloso zucchero bianco ha una grossa influenza sia sul sistema nervoso sia sul metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione. In realtà si crea una vera forma di dipendenza, come avviene con la droga, a tutti gli effetti! 
Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale subitanea salita, il pancreas (l'organo per eccellenza che gestisce gli zuccheri) risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso glicemico detta “crisi ipoglicemica” caratterizzata da uno stato di malessere, sudorazione, irritabilità, aggressività, debolezza, bisogno di mangiare per sentirsi di nuovo su di tono (il classico stato down che avverte il tossicodipendente). La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l'immissione in circolo, da parte dell'organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia.
Questi continui “stress” ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un esaurimento delle energie con l'indebolimento di tutto l'organismo e l'impoverimento del sistema immunitario.

Avete mai fatto caso che lo zucchero bianco è uno dei rarissimi alimenti che non hanno data di scadenza. Ciò vuol dire che nessun batterio lo può utilizzare e al massimo può assorbire umidità impaccandosi. 
È talmente tanto potente che può essere utilizzato come disinfettante e cicatrizzante al pari dell’alcool. 


Cosa si nasconde dietro la bustina di Zucchero Raffinato?

Sostituire lo Zucchero Bianco raffinato e quello Grezzo di Canna con alternative più naturali, significa non solo beneficiare di un maggior benessere personale, ma tendere una mano a tutte le popolazioni estromesse dai loro terreni e sfruttate per la produzione di barbabietola e canna da zucchero, ciò avviene specialmente nei paesi dell'America Latina, Asia e Africa centrale.
La coltivazione di zucchero affama il mondo. Secondo il rapporto pubblicato da Oxfam, le compravendite di terreni per la produzione di zucchero da usare nell’industria alimentare sono alla base del "Land Grabbing", che strappa ai piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo terra, cibo e dignità. Al via la -petizione on line- per fermare lo sfruttamento.
Grandi aziende come Coca-Cola e Pepsi da decenni sono occupate nella loro corsa ad accaparrarsi le materie prime dei Paesi in via di sviluppo.

Proprio per questo, Oxfam ha dato il via alla campagna “Scopri il marchio”, un progetto, nato proprio quest’anno, che monitora le dieci più grandi multinazionali del cibo, prendendo in esame le loro politiche e gli impegni in favore di un sistema alimentare più equo. Le “10 Grandi Sorelle” sono: Associated British Foods (ABF), Coca-Cola, Danone, General Mills, Kellogg's, Mars, Mondelez International, Nestlé, PepsiCo e Unilever. Tutte insieme generano entrate superiori a 1,1 miliardi di dollari al giorno.
Controlla il punteggio del tuo marchio preferito: Behind the brands.

Secondo dati del CONAB (www.conab.gov.br), il 45% del raccolto di canna è destinato alla lavorazione dello zucchero, il 55% alla produzione di etanolo, che viene usato in molti paesi come combustibile al posto della benzina ed è considerato l'alternativa ecologica futura al petrolio, soprattutto nel settore dell'autotrazione. La Svezia entro il 2020 vuole essere completamente indipendente dal petrolio usando l'etanolo, in Germania stanno arrivando le nuove macchine con motore flex, già da anni usato in Brasile, che va esclusivamente a etanolo.
Tutto ciò ha un prezzo, che si chiama violazione dei diritti umani, distruzione della biodiversità, favoreggiamento dei cambiamenti climatici. Si chiama neocolonialismo. Per vivere ecologicamente in Europa, s’inquina e si sfrutta nel Sud del mondo: questo è un sistema insostenibile, una nuova frontiera ecologica basata sulla falsità. E va denunciata. 
I "catadores de cana", i raccoglitori della canna da zucchero, sono persone sfruttate dal Governo e dalle multinazionali, che lavorano senza salario minimo anche 15 ore al giorno, senza diritti, senza protezione sanitaria, che devono raccogliere un tot di canna al giorno se vogliono essere pagati. Chi è andato in Brasile a verificare di persona tutto ciò li descrive così: "Occhi stanchi, visi sporchi e fisici provati, sorrisi appena accennati. Difficile dare loro un’età: alcuni sembrano vecchissimi, altri appena adolescenti. Machete, stivali, guanti di protezione."



Che cosa possiamo fare?

Dopo aver preso coscienza dei retroscena "amari" dello Zucchero, ora sappiamo che una semplice bustina di zucchero 
la valuteremo secondo due aspetti fondamentali: il nostro gusto personale e l'impatto devastante che ha sul nostro corpo e sul Mondo.
Raccontare queste verità ai nostri amici non sarà un atto da cospiratori ma l'esempio evidente di una persona dotata di empatia per tutto ciò che lo circonda.
Sappiamo anche che non dobbiamo per forza rinunciare a questa dolcissima sostanza e assumere i panni di un eremita! 
Nei supermercati biologici, nei negozi del commercio equo e solidale e da pochi anni anche nei centri commerciali Iper Coop, si trovano molti prodotti validi, sia dal punto di vista nutritivo sia gustativo. Per sostituire lo zucchero bianco si può quindi scegliere il fruttosio, il malto, il miele o semplicemente lo zucchero biologico integrale di canna, che si riconosce facilmente dalla sua consistenza quasi pastosa, dal colore marrone scuro e dal gusto intenso.
E siccome l'alternativa esiste perché non provarci?

D'altro canto la differenza la facciamo noi consumatori...